venerdì 22 marzo 2013

Manuale del perfetto cliente...

1. Un ciao o un buongiorno son sempre graditi :)

2. Esordire con: "Avete SOLO questi colori/formati/modelli?" è proibito :)
(soprattutto se in un negozio di 16 metri quadri non c'è più spazio nemmeno per esporre uno spillo) :)

3. è severamente vietato chiedere lo sconto fuori saldo su oggetti che costano dai 5 ai 20 euro, soprattutto se NON SIETE CLIENTI FISSI. :)

4. A meno che non si tratti di cifre astronomiche, è vietato contrattare sul prezzo, SEI IN UN NEGOZIO, NON AL MERCATINO ARABO...E SOPRATTUTTO, IO NON VENDO TAPPETI. :)

5. Evitare di fare i furbi dicendo frasi tipo: "Lo stesso oggetto l'ho visto da un'altra parte e costava di meno..." per tentare di estorcere sconti.
Perchè non l'hai comprato da quell'altra parte? Inoltre non ti viene il dubbio che io possa essere più informata di te sui prezzi di mercato degli articoli che tratto? :)

6. Non dire al negoziante come DOVREBBE fare il suo lavoro (cosa dovrebbe tenere, come dovrebbe esporre, come dovrebbe trattare il cliente...) a meno che non siate esperti di marketing e dei massimi sistemi commerciali. :)

7. Se entrate in un negozio piccino come il mio, magari evitate di parlare al telefono con il fidanzato, la fidanzata, l'amica del cuore, la mamma, la nonna e l'avo morto nel 1932, perchè a me dei fatti vostri frega'n cazzo. :)

8. Fare conversazione è sempre gradito, ma non scambiatemi per il vostro confessore...insomma vivo anche senza venire a conoscenza dei dettagli del vostro divorzio o delle vostre malattie o di quelle dei vostri parenti. :)

9. La legge IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE, non è più in vigore dal 1981 e, anche se lo fosse, nel mio negozio non è mai stata approvata. :)

10. E per finire...magari i marmocchi lasciateli a casa, anzi...senza il magari. :)

Insomma per essere un cliente perfetto dovreste:

Entrare sorridenti e salutare, scambiare du parole, ma niente d'impegnativo. Fare il vostro acquisto che sia da 1 o da 100 euro è irrilevante, l'importante è che non rompiate le balle sul prezzo (anche perchè nessuno vi sta puntando una pistola alla tempia per acquistarlo), pagare, salutre e chiudere la porta senza farla sbattere.

vincereste lo sconto, perchè io, a chi non lo chiede, lo faccio sempre! :)

mercoledì 20 marzo 2013

Siamo tutti ostaggi...

..chi del lavoro, chi della moglie, chi del marito, chi dei figli, chi dei genitori.
Il riscatto non è contemplato perchè il prezzo da pagare sembra sempre troppo alto e le modalità di pagamento troppo complicate e fondamentalmente siamo tutti dei gran pigroni che si gongolano in vite dalle finte prospettive e *ci nascondiamo dietro a un dito
(*per le bionde: non letteralmente). :)

Sentiamo la necessità di scappare da qualcosa, ma facciamo finta di avere le catene al collo perchè abbiamo bisogno di lamentarci, abbiamo bisogno di un alibi per non riuscire a mollare tutto.

Non è facile prendere tutto e tutti e andarsene affanculo...chi lo fa è perchè non ha niente da perdere, ma a questo punto, quindi se uno non lo fa per paura di perdere qualcosa, vuol dire che forse ciò che ha non è poi così malaccio? :)

Che sia la famiglia o il lavoro o la fidanzata o gli amici o la casa, sarà sicuramente qualcosa o qualcuno per cui vale la pena restare. :)

Siamo tutti ostaggi sì, ma di noi stessi. Quaquaraqua che non siamo altro. Ci riempiamo la bocca di cazzate per sembrare fighi, per far vedere che ci opponiamo a una vita che abbiamo solo seguito e che ci siamo fatti andar bene, ma la verità è che le scelte son state le nostre e non ci possiamo sempre giustificare parlando di obblighi e doveri.

* Una donna che si veste da mignotta, sceglie di essere etichettata come mignotta...o forse non sa che con le tette al vento e la gonna inguinale apparirà come tale? :)

* Chi si sposa, sceglie di farlo o forse pensa che il matrimonio sia solo un giorno di festa? :)

* Chi fa un figlio, sceglie di farlo o forse crede che basta togliere le pile per non farlo piangere di notte o che passerà da 0 a 18 anni in una notte? MIRACOLOOO :)

* Chi va a convivere, sceglie di farlo e se fosse un ripiego, sarebbe comunque un ripiego che ha scelto, o forse pensa che sarà il suo clone a passare le domeniche all'IKEA a scegliere mobili e tende mentre lui beve birra davanti alla partita? :)

* Chi sceglie di studiare sa che prima dei 25 anni non avrà niente in mano e dopo i 25 sarà anche peggio o forse pensa che siccome è figo gli si spalancheranno le porte del paradiso e scalerà senza sforzi, solo perchè ha una laurea in mano, le vette dell'arrivismo e diventerà un pezzo grosso? :)

* Chi sceglie di mangiare fino a scoppiare, sceglie d'ingrassare, o forse pensa che il suo metabolismo bruci peggio del Vesuvio o che "la prossima settimana" quando s'iscriverà in palestra e si metterà a dieta, perderà tutto in poco tempo! come no! :)

* Scegliere di non stare con nessuno...dichiarare che è una scelta e non un'imposizione non significa negare l'evidenza? Sei solo perchè non c'è nessuno con cui vuoi stare o forse quel qualcuno non vuole stare con te. Voglio dire...domani arriva la donna/l'uomo della tua vita, ma tu ormai HAI SCELTO DI STARE SOLO perchè solo stai da dio... quindi, fotte sega? Fanculo la donna/l'uomo della tua vita? :)

Non è facile cambiare ciò che non va, a volte esistono degli impedimenti reali, ma altre volte sono solo scelte, le nostre. A volte invece dichiariamo di aver fatto una scelta e la facciamo passare come volontà, quando in realtà ci stiamo solo sedendo.

martedì 19 marzo 2013

Al ritorno...

Quando finiscono le fiere, è un po' come quando finisce il Natale. Un periodo mediamente lungo di rotture di cazzo, che chissà come mai però, quando passa, lascia quel senso di vuoto. :)
Sarà che le donne mi prosciugano con le loro 150 domande al secondo, o forse perchè in fondo mi diverto a rimbalzare da una città all'altra. :)

Lo ammetto, fare fiere non è affatto male. :)

Staccare dalla monotonìa di questo triste posto in cui vivo, dove l'emozione e il diversivo ognuno se la crea come può. Chi a suon i botte, chi a suon di chupiti, chi sbattendo le ciglia, chi fingendo d'essere qualcuno d'importante.

Forse il mio diversivo dalla monotonia è proprio il lavoro...cazzo son messa male! :)

Se il 90% delle persone che frequento ha delle fisse (passeggere o permanenti) per qualcosa, un motivo ci sarà. :)

In questo posto, che a volte nemmeno sembra poi così malaccio, ognuno ha bisogno di crearsi dei diversivi. Il problema sapete qual'è? E' che non sembra poi così malaccio quando non lo lasci per un bel po' di tempo, quando entri in quella routine e non vuoi uscire dalla quotidianità per paura di perdere un posto privilegiato...un posto per il quale hai combattutto, uscendo tutte le sere, per non sentirti tagliato fuori.

La domanda è: se hai paura di perdere il posto, d'essere tagliato fuori...quanto è reale quel posto? Quanto sono vere le persone che ti stanno intorno? Quanto sei vero tu? :)

Bisogna sempre allontanarsi da qualcosa per vederlo meglio. :)

E anche se si tratta di dormire in letti sempre diversi, sotto a vecchie coperte usate da centinaia di persone, senza riuscire ad andare al cesso per questa dannata stitichezza da viaggio che mi accompagna sempre, anche se non vedo casa mia per mesi, anche se ci si stanca e il tempo per riposarsi è pochissimo, anche se c'è sempre un guaio nuovo da affrontare, anche se devo lottare con delle donne assatanate che mi fanno venire i tic all'occhio e, anche se, nella valigia non c'è mai abbastanza spazio per tutto ciò che vorrei portarmi dietro, c'è di positivo che incontro persone che riesco a vedere solo poche volte l'anno, vedo stranezze da piegarmi dal ridere, mangio cose che aspetto di mangiare da un ciclo di fiere all'altro.

Inoltre...è bello tornare e stare con gli amici che non vedi da settimane. Divento più tollerante anche con chi solitamente m'infastidisce al "ciao". :)
Tipo che reggo almeno fino al "come va?" :)

Son conquiste!

Il problema ora è che fino a settembre di fiere non ne ho più...quindi cari inetti, vi consiglio vivamente FERMATEVI AL CIAO!
Baci, baci.

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